Seguo il filo conduttore,
dissemino sassolini dietro di me.
La mia testa è un labirinto,
la mia vita è un campo minato.
Mi trovo ancora una volta sul filo,
così vicino al ciglio,
pronto a cadere dall'altra parte.
Non c'è bellezza senza pericolo.
Senza pericolo non c'è bellezza.
So solo che rimango ancora qui.
Sul ciglio.
Sul ciglio.
So solo che, probabilmente, sono sempre stato qui.
Sul ciglio.
E all’improvviso mi rendo conto che le braccia non sono ali.
E bevo bevande spirituali,
finché l'ultima particella del mio corpo non smetterà di muoversi.
Questa si che è l’altezza giusta per conversazioni divine.
Prosit. Amen.
Un ottimo brindisi.
RispondiEliminaMi ha fatto tornare in mente Walk the line di Johnny Cash.
Che gioia trovare un tuo nuovo scritto. Come sempre, un capolavoro. Se parliamo di Vertigine, io mi riconduco sempre a una canzone.. Magari non è nelle tue corde, ma senti il testo. ;)
RispondiEliminaCiao carissima!
http://www.youtube.com/watch?v=mhgnnC5oSmI
Ok, aggiungo anch'io una canzone che mi fa pensare al tuo bel testo. Salute! :)
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=DL5XKYRkvwk
Volevo vivere su un ciglio, poi un colpo di spazzola di mascara mi ha sbattuto addosso allo specchio ed ho visto che stavo sull'orlo del Paradiso senza saperlo.
RispondiEliminaBrava.
http://www.youtube.com/watch?v=uGmN4ufdVyk&feature=related
sei troppo brava, vorrei togliermi il cappello ma non vedo cappelliere nè appendiere, saro costretto a riporlo nel tostapane
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