La radio di Madame Touriè, una Century 61 dal suono ruggine e imbratto, cantava Smells Like Teen Spirit. La voce, pure un poco artefatta, era quella del Cavaliere Paul: sette note e venti ricordi di gioventù. Io, affacciata di sbieco su rue Cherche Midi, lasciavo che il panificio Belle Epoque m’ingolfasse la vista. Lo guardavo cospargere di cemento e lievito madre l’orizzonte, mentre tiravo dentro il primo tabacco della giornata. Non so dire quanto pane servisse al quartiere, ma, stando alle misure di quel posto, nessuno avrebbe mangiato altro per anni. Mai visto un casermone tanto grande: tetto orizzontale e soffitto chilometrico. Una fabbrica del pane, direi. Senza il minimo romanticismo. Forse, era sciocco, da parte mia, stare a cercare del sentimento in una panetteria. Colpa dell’odore di pan au chocolat, probabilmente: mi rendeva melensa come poche cose. Il mondo è colmo d’amore sotto il cielo di Paris, pensavo. E sognavo quei piccoli forni 3x3 dove si fa fatica a entrare col sedere eretto. I filoni addosso alle baguette, le baguette addosso ai croissant, i croissant addosso alle tortine di mele. Tutto in un’unica stretta, neanche si trattasse d’un domino di farine. La gente vicina, vicina e i soffitti a portata di mano. Quelli sono posti fatti a dovere. L’uomo è una creatura da tetti bassi e mura strette, in fondo. Se non si sforzasse di raggiungere il Cielo, vivrebbe meglio sulla Terra.
Madame, Oh Madame.
RispondiEliminaUn inchino a te. Le parole sono inutili artifici che non renderebbero giustizia a ciò che provo leggendo queste tue righe. Bastano poche secondi, pochi dettagli, e riesci a catalpultarmi nel tuo mondo, veloce e gioioso come uno swing. Un inchino a te quindi, il più alto gesto di reverenza! E grazie infinite per avermi fatto scoprire questa splendida rivisitazione di un pezzo che ho ascoltato alla follia... ;)
se la terra gli offrisse una briciola di amore
RispondiEliminanon si sforzerebbe di raggiungere il cielo...
gente vicina vicina e soffitti a portata di mano...
RispondiEliminaè la definizione dei loculi...
@ Ser Vlad: Caro Vlad, se continuerai a scrivermi simili commenti, non avrò più problemi d'autostima...ahahah!Grazie, davvero. Hai visto Paul Anka che canta i Nirvana? Quando ho scoperto questa versione ero un po' scettica, però ascoltandola è davvero carina...
RispondiElimina@ Luigi: Giusta osservazione! Ma l'amore non è mai abbastanza. Anche se gli venisse offerto sulla terra, l'uomo finirebbe per spingersi verso il cielo per averne di più...
RispondiElimina@ Venerdì Sushi: Ahahah...non se la gente "vicina, vicina" è viva, Venerdì!
RispondiEliminaTe li meriti in pieno tutti questi complimenti! Sei eccezionale! Direi che puoi liberarti dei problemi di autostima come si fa con una valigia piena di mattoni. Quella versione è eccezionale.. davvero! NOn avrei mai pensato di adattare i Nirvana allo swing, ma chapeau! ;)
RispondiEliminaA volte penso anch'io che per raggiungere il Nirvana basti un ottimo pezzo di pane caldo.
RispondiEliminaE' il piacere di stare quaggiù, poterci dare dentro con bocconi indimenticabili.
Ma in cielo non c'è pane sufficiente a sfamarla per anni. Per fortuna c'è altro, almeno così si crede.
RispondiEliminaUn saluto madame, credevo di doverti dare per spacciata.
@ Ser Vlad: Eccezionale? Ora, mi monto la testa...ahahah! Dici che posso liberarmi dei miei problemi d'autostima come fossero una valigia piena di mattoni? Credo che il paragone regga...entrambe le cose sono piuttosto pesantucce da buttar via...
RispondiElimina@ Mr JamesFord: Nirvana? Sei buddhista, James? Ahahah...
RispondiEliminaTermine perfetto data la "colonna sonora" del post!Bravo!!
Sono d'accordo con te...diamoci dentro con bocconi indementicabili, allora!
@ L'adepta: Si, a sentir quel che si dice in giro, c'è altro. Speriamo di scoprire il più tardi possibile di cosa si tratta, però...
RispondiEliminaLunga vita a entrambe! :)
Un saluto a te!!
Non posso che dire che scrivi bene, il suono delle parole in testa è di altri tempi. E' un modo di scrivere particolare, di altri tempi.
RispondiElimina''mentre tiravo dentro il primo tabacco della giornata..'', lo appunto. Lo custodirò.
http://ferroviedellostatoreclami.blogspot.com/2011/03/tecnocasa-allaquila.html
RispondiEliminaUn post amaro, che offende il buon gusto e soprattutto chi dice: "ho fatto l'itis ma è molto sensibile", parlando di se in terza persona come Ravanelli.
mi piaci, anche se non ho mai assaggiato il Negroni sbagliato direttamente dalle tue orine.
RispondiElimina@ Il Discepolo: Si, è vero. Il mio modo di scrivere è un po'...retrò! Credo sia per le letture con cui son cresciuta...
RispondiElimina@ Satira Senza Raucedine: Quest'ultimo è "un post amaro, che offende il buon gusto"? Puoi vantare una coerenza stilistica sorprendente, Satira.
RispondiEliminaQuanto al Negroni, rimedieremo...
L'odore del pane appena sfornato la mattina è una delle cose per cui vale la pena vivere.
RispondiEliminaLa cover di Paul Anka un pò meno.
Forse non è il caso di sforzarsi di raggiungere il cielo ma così non potremmo sentire la bòtta che facciamo quando torniamo sulla terra.
Bello pure questo.
Povero Paul!!
RispondiEliminaPer chi conosce e ama i Nirvana questa versione è un po' "stonata", però è particolare...
Particolare glielo concedi?
Forse, non è malaccio non sentirla.
sissì, la conoscevo. La colpa è di uno di quei ristoratori che credono che jazz e swing siano l'unico tappeto sonoro possibile da abbinare al cibo.
RispondiEliminaE vada per il "particolare".
E poi a Paul Anka gli vogliamo benissimo, anche se Little Tony ci avrebbe messo un pò più di grinta e colesterolo.
Scegliere un tappeto sonoro da abbinare al cibo è difficile. Con jazz e swing si va sul sicuro...
RispondiEliminaMa si, a Paul Anka gli vogliamo benissimo! A me, ha sempre inspirato grande simpatia.