sabato 1 gennaio 2011

BOULEVARD OF BROKEN DREAMS



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D’estate, l’abitacolo di una macchina diventa un forno crematorio: la pelle dei sedili cola sulle cosce come latex sfatto, le cuticole friggono sulla grata dieci e dieci come Baccanti sulla porta dell’Inferno. La sensazione è di piacere e di asfissia, allo stesso tempo: farsela con un carbone ardente, trattenendo il respiro. Ecco, cosa si prova. Se resisti un poco, l’odore della nafta si attacca alla pelle: s’incrosta sui peli delle braccia e s’infila nelle ossa piega-stira. Gomiti e ginocchia. Lisciarti l’avambraccio con le narici è un poco come assaggiare Lucifero, allora: tu e il vizio, in Paradiso. Quando metti in moto sei abbastanza eccitato, andresti a puttane. Ma vai al lavoro. Pensi a tuo padre: “Il piacere è solo l’abito buono dell’ozio”. E vai al lavoro. Quel mentecatto di Leonard Smith te lo dice ogni volta che vi incontrate in portineria: “Ragazzo mio, dovresti divertiti di più”. Ci sono pareti azzurro piscio che crollerebbero, pur di non sentirglielo ripetere. E tu ci andresti sotto: la testa sotto l’intonaco color puffo e arrivederci. Non sei un tipo calmo, uno come Smith lo pesteresti con piacere, ma, sul posto di lavoro, la furia costa più dell’incompetenza, lo sai. Dopo lo scandalo Mayer, l’Ospedale è più attento al rapporto tra colleghi che al numero di morti: giura pace e amore ad ogni testa di cazzo col camice che incontri, questo è il nuovo slogan. E tu devi seguirlo. Un giorno, Dudy ti ha detto che una vita fatta di doveri è un poco come un testamento: ci stanno un paio di immobili e un’infinita tristezza. Dudy sa essere incredibilmente saggio, dopo otto tumbler di Mojto. Cinque, se inspirato. Lui e Leonard Smith hanno ragione, in fondo. Dovresti imparare a goderti la vita. Se non lo fai è perché non ami i premi di consolazione: hai provato a raggiungere il piacere, ma non ci sei riuscito, ora, dovresti accontentarti di quel che viene. Di eccitarti come un coglione in un night club, per esempio. E quello sarebbe il piacere? Non per te. Per te, il piacere è realizzare i sogni, quelli che stanno fuori dalle mutande. Chi li raggiunge si gode la vita, agli altri rimane il dovere. Il dovere è la croce dell’uomo che non è riuscito a trovare il piacere, pur sapendo dove si nascondeva. O, almeno, questo è quello che è successo a te.

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Se ti si può riconoscere un pregio, è la lungimiranza. A vent’anni, avevi già capito che non saresti arrivato dove volevi. Forse, nel tuo caso, più che di lungimiranza si trattava di fottuto pessimismo, ma non importa. Alle volte, la differenza tra due cose è tanto sottile da non avere valore: se, guardando una sola nuvola ingrigita, dici che sta per arrivare un temporale e un temporale arriva per davvero, sei stato lungimirante o pessimista nel prevederlo? Forse, hai solo avuto culo. Quello si che è un pregio che vale, beato chi lo possiede. Tu no. In alcune occasioni, hai pure pensato di avere un poco di buona sorte. Quando indossi la maglia dei Clash, lo pensi sempre. Poi, te la togli e ti accorgi che non è cambiato niente. Forse, dovresti scegliere un’altra maglia. Più potente, magari. Come si chiama quel tipo che sgozza capre sul palco? Una sua t-shirt potrebbe fare al caso tuo. E vai con i riti satanici. Per quanto ti riguarda,  ti venderesti pure ad Harry Potter, se la cosa potesse esserti d’aiuto.  Non è che non ami l’integrità morale, è che sei troppo disperato per avercela.  Probabilmente, dovresti avercela comunque. Disperato o no. Ti tocca sentirti in colpa, adesso? Facciamo che sei troppo disperato anche per sentirti in colpa. E, poi, hai pensato di venderti ad Harry Potter, non a Voldemort. Ecco cosa ti piace di te: anche nella merda, riesci a non toccare il fondo. Sei una bella persona, in fin dei conti. Al tuo funerale, qualcuno dirà: “Sono sempre i migliori ad andarsene via”. Forse, ti conviene pagare un tizio perché lo faccia. Giusto per sicurezza. Insomma, non si sa mai.


http://www.youtube.com/watch?v=gWNRUVMboq4

18 commenti:

  1. Fatti seppellire con la maglia dei Clash. Se il tuo nome arriva a non bastarti più, ne avrai sempre un altro su cui contare.

    P.s. Ma non erano i Gorgoroth a sacrificare animali sul palco?

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  2. anch'io a vent'anni avevo già capito che non sarei mai arrivato dove volevo. E qualcuno ha provato anche a dirmi: "Ragazzo mio, dovresti divertirti di più."
    Però ho sempre cercato di realizzare i miei sogni. Anche quelli che stanno fuori dalle mutande.

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  3. @ L'adepta: Io mi farò seppellire con la maglia di Alice Cooper, lo adoro! "Poison" sarà la marcia funebre.

    P.S. Si, erano i Gorgoroth...ma io non mi riferivo a loro!

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  4. @ shadow: Ti ringrazio! Lascerò la porta aperta e uno zerbino con su scritto "Welcome".

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  5. @ Eva Luna: Troppo gentile. Ipnotico? Grazie!

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  6. @ Fog: Hai sempre cercato di realizzare i tuoi sogni? Sei un passo avanti a me, allora. Io mi sono sempre limitata a sognare, senza provare a realizzare nulla. Disillusa allo "start", magari al "finish".

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  7. ho detto che ci ho provato, mica che ci sono riuscito. Sono ancora fermo allo Start.
    P.S.ottima la scelta di Poison come marcia funebre. La mia è Decades dei Joy Division.

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  8. Fermi allo Start entrambi, allora. A quanto pare, siamo tutti sulla stessa triste barca. Dove si passa il tempo pensando alla propria marcia funebre...ahah! E' che nessuno ha portato le carte. Decades? Invitami al tuo funerale, va! Amo quella canzone.

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  9. Poison è un pezzo fantastico.
    Interessante l'atmosfera.
    Ma non hai lo spazio followers!?

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  10. Oh, si! Lo è veramente.
    Grazie!
    Io e lo spazio followers abbiamo litigato. Lui è rancoroso e non intende perdonarmi(l'avevo eliminato e quando ho provato a riaggiungerlo, mi è comparso oscurato e con su scritto internet explorer!).

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  11. Peccato, se vuoi ci metto una buona parola io.

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  12. adoro i personaggi alla deriva e diversi peccati capitali... e da questo istante anche il tuo blog ;)
    lieto di averti "incontrato" sul web,
    a presto,
    marco
    CN

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  13. @ MRJames: Ci conto! Io non so farmi perdonare...

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  14. @ Marco Michele: Anch'io adoro i personaggi alla deriva ed anche 4 dei sette peccati capitali!Lieta che tu sia lieto di avermi "incontrato"...
    A presto

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  15. se non fossi partito per dove volevo andare probabilmente mi sarei buttato di carpiato dal ponte di calignaia.
    Il fatto che mi sia perso fra infiniti vicoli & viuzze è un dettaglio. Si vedono ugualmente un sacco di cose.
    E al mio funerale vorrei "L Dopa" dei Big Black.
    Oh, complimenti vivissimi.

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  16. Bel posto Calignaia! Anche quando l'intenzione è di buttarsi giù da un ponte, un bel posto non guasta. Anzi...direi che un volo panoramico è un modo perfetto per dire addio al mondo.
    "L Dopa"? Non la conosco, ora vado a sentirmela. Dei Big Black, avrei scelto "Dead Billy", però. Ma, insomma, la marcia funebre è tua...ahahah...
    Grazie!

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