La luce era scarsa. Pitturava poca roba: paglierino per l'attaccapanni e arancio brustolito per le pentolacce in lamiera. Il resto era buio: colore carbone e sapore chivalà. Sarebbe stato così per un paio d'ore, ancora. Poi, luce piena. Difficile spiegare quanto, per un apolide con il passaporto come me, quel momento fosse perfetto. Per chi si sente ai margini del mondo, l'alba è un poco come Pepperland: una terra felice sotto strati d'oceano.
Era in quei momenti che pensavo ad Allison: Non serve essere comunisti, se si crede in Dio. Lei lo diceva sempre. Si spalmava un poco di pomata per l'artrosi sulle dita, prendeva a sdrucciolare il rosario e diceva questa frase. A forza di sentirgliela ripetere, mi sembrava d'avercela agganciata all'epiglottide. L'avrei sputata fuori anch'io, un giorno o l'altro. Come un torsolo d'oliva: con la mano davanti per non farmi vedere. Era mia e non mia, allo stesso tempo. Sembrava il ritornello di una canzonetta dei Beatles: quelle sono una specie di patrimonio nazionale. Di tutti e di nessuno. Una Yellow Submarine coi putti a far la ola, ecco cos'era. E io me la suonavo in testa, salutando i Biechi Neri dall'oblò. We all live in a yellow submarine. Yellow submarine, yellow submarine. And our friend are all on board. Yellow submarine, yellow submarine.
Era in quei momenti che pensavo a Sam: Non serve essere rivoluzionari, se si crede in Dio. Lui lo diceva sempre. Si spalmava un poco di pomata per l'artrosi sulle dita, prendeva a sdrucciolare il rosario e diceva questa frase. A forza di sentirgliela ripetere, me la sentivo agganciata all'epiglottide. L'avrei sputata fuori anch'io, un giorno o l'altro. Come un torsolo d'oliva: con la mano davanti per non farmi vedere. Era mia e non mia, allo stesso tempo. Sembrava il ritornello di una canzonetta dei Beatles: quelle sono una specie di patrimonio nazionale. Di tutti e di nessuno. Una Revolution 9 coi putti a far la ola, ecco cos'era. E io me la suonavo in testa, salutando Yoko Ono dal balcone. You say you want a revolution. Well you know, we all want to change the world. You say me that it's evolution. Well you know, we all want to change the world.
Non serve essere comunisti, se si crede in Dio. Non serve essere rivoluzionari, se si crede in Dio. Non serve essere, se si crede in Dio. Se ci affidassimo meno alla provvidenza divina, non ci sarebbe bisogno d'affidarsi alla provvidenza divina.
La luce era scarsa. Pitturava poca roba: paglierino per l'attaccapanni e arancio brustolito per le pentolacce in lamiera. Il resto era buio: colore carbone e sapore chivalà. Sarebbe stato così per un paio d'ore, ancora. Poi, luce piena. E luce fu.
Era domenica."Secondo le scritture, Dio si riposò il settimo giorno". Sarei stato comunista e rivoluzionario, allora. Di domenica, sarei stato D-io.