Lo raccontavo a Itsuko: periodo strano, questo. Mi pare d'essermi fumato il cervello, succhiato assieme all'ultimo pacchetto di Hongtashan. Ho la testa d'una trottola in calore. Fisso le travi del parquet con le mandorle che mi ha dato il vecchio. Plin, plin, plin. Mi ubriaco da ieri. Se mi spio le interiora dal buco della serratura, ci trovo una guardiana osè a fare le fusa. Mettetemi in mano alla milizia: ho bisogno di castrarmi un poco. Dieci litri d'alcool di riso e il sapore della sua lingua mi sta ancora tra i denti. Non andrà più via, lo so. Se chiudo gli occhi, la vedo girare tra i tavoli del Malong Meishi: l'occidente fa bene alle donne cinesi. Se sono di altri. Liberate da un poco d'ubbidienza paiono meno bambole di porcellana con cui non t'accendi a giocare. Più simili a concubine di nessuno, pronte a dire la loro. E' stuzzicante incontrarne una così, di tanto in tanto: un piacevole strappo alle regole, il gingillo di una notte. Dopo di che, torni alla tradizione: donne quiete e curve. Per chi ama il proprio passato, il cambiamento è un poco come una prostituta: eccitante, ma immorale.
Il poeta cinese Fouchwan descrive così la condizione della donna cinese:
Che disgrazia il destino della donna, niente al mondo è meno vile d'ella. I figli sono in piedi addossati alle porte, come degli dei caduti dal cielo. I loro cuori lanciano una sfida ai quattro mari, ai venti, alle terre e alle migliaia di chilometri. Ma la figlia, nessuno si rallegra della sua nascita. La famiglia non realizza nessun guadagno con essa, quando cresce, si nasconde nella sua camera, nessuno la piange se sparisce dalla sua casa. Si morde le labbra, si curva e s'inchina e spesso manca di fierezza.
Ciao, passo per caso e sono rimasto colpito dall'immagine dell'header del tuo blog... dove l'hai pescata?
RispondiEliminaBella domanda. La trovi qui: http://alcove.deviantart.com/gallery/
RispondiEliminaCome al solito i tuoi scritti sono pervasi da un'atmosfera incredibile, credo sia un vero e proprio dono!
RispondiEliminaInoltre ti ringrazio per aver portato alla luce la condizione della donna in Cina, tematica fin troppo spesso avvolta nel buio; le informazioni sono sporadiche, pare quasi si voglia nascondere la realtà dei fatti...
Quanto all'atmosfera dei miei scritti, credo che l'80% del merito sia dello sfondo nero del mio blog: sfina le scemenze e fa risaltare i punti forti. Per quanto riguarda, invece, la condizione della donna cinese, documentandomi un poco, credo di aver compreso che, alle volte, il silenzio non è indice di omertà, ma di chiusura.
RispondiEliminanon sono io che non amo il mio passato è lui che mi ha sempre odiato... PS ho sognato il tuo avatar , devo preoccuparmi :-(
RispondiEliminaTi direi di puntare sul futuro, allora! Ma sono pessimista, questa frase fatico a dirla. Hai mai visto "Memento"? Concentrati sulla memoria a breve termine, cancellerai il passato. Che, in fondo, è fatto solo di ricordi. P.S. No, non devi preoccuparti...ahah! Che faceva il mio avatar nel tuo sogno? Spero si sia comportato bene.
RispondiEliminaI miei complimenti, un blog sincero.
RispondiEliminaMaurizio